Paola Zan2024-04-26T21:23:06+02:00

Paola Zan

La poesia è torsione deflagrazione illuminazione.

Ecco. Le parole fanno questo: si torcono, deflagrano, illuminano. Così come i passi di una danza sono armoniosi e si assestano precisi sul piano, le parole appoggiano ri(t)mate su un punto preciso dello spazio ideale creato da un componimento. Evocano immagini di oggetti che ricordano e riverberano emozioni. Un vortice di sogno, l’inconscio che trasuda, uno spazio infinito di condivisione.
(28 febbraio 2022)

Come si diventa poeta?
In un’apnea.
La poesia è il respiro che riprende.
(26 giugno 2021)

La poesia è sConfinamento.
(27 maggio 2021)

Biologa, artista e curatrice di mostre d’arte contemporanea ed eventi poetici, è convinta che attraverso i differenti linguaggi dell’arte si possano efficacemente veicolare necessari e urgenti messaggi di coesione sociale, approfondimento scientifico e partecipazione alle scelte politiche, con particolare riferimento alla tutela dell’ambiente, patrimonio comune, senza nulla togliere alla ricerca formale.

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Pubblicazioni

Premi

Primo posto sezione Poesia edita/inedita al Premio Internazionale di Poesia, Letteratura e Arti Figurative “Vivi la realtà Dentro e Fuori”, 2022, con le poesie Salvatore, A Senigallia e Tempo Reale.

Ha curato:

Storia nera di un innamoramento, Tecla Terazzi, overview editore, 2023
Poesia sulla Pelle, overview editore, 2022
Poesia sull’Estinzione, overview editore, 2020
Poesia sugli Stivali, overview editore, 2019
Tenera Dura la Vita, Vittoria Cioli, overview editore, 2019
Poesia sui Sette Vizi, P.E.R.Ò. Editore, 2017
Poesia sull’Acqua, P.E.R.Ò. Editore, 2015

Ha redatto le postfazioni di:

Macelleria di me, Maddalena Capalbi, overview editore, 2023
Er core de noantri. Duetto romanesco, Maddalena Capalbi e Massimo Moraldi, overview editore, 2021

Ha selezionato e assemblato:

Pecore Dolly e altri racconti sulla scuola, Elena Alma Ferron e Rosa Modenese, overview editore, 2022

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Letture

Numerosi sono gli interventi di Paola Zan che si sono susseguiti in giornate dedicate alla lettura collettiva di poesia.

Tra le più recenti, l’intervento alla giornata di sensibilizzazione per salvare il Piccolo Museo della poesia a Piacenza (30 settembre 2023) e alla giornata  Ricostruire Pace, in Piazza della Scala a Milano (18 febbraio 2023).

Podcast del programma VOCALE – #3 di lunedì 13 novembre 2023

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Paola Zan curatrice di libri di poesia
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L’interesse per la poesia

L’interesse di Paola Zan per la poesia si è sviluppato nettamente e nitidamente a partire dall’esperienza di costruzione di un’installazione al Depuratore di Milano Nosedo nel 2015, nell’ambito delle manifestazioni legate a EXPO.
L’idea era di animare l’opera (L’ULTIMO IGLOO) dedicata alla risorsa Acqua come alimento primario, con iniziative aggreganti come la danza e la poesia… Per l’evidente impraticabilità del terreno, la danza fu rimandata. E furono invitati poete e poeti a leggere i loro componimenti sul tema dell’acqua. Ne nacque la prima antologia… I toni lirici e l’impegno civile si vennero a trovare intrecciati e a librarsi nell’aria in armoniosa convergenza. Fu un incontro memorabile per molti.

La poesia come forma di spremitura di sé

Cosa rappresenta allora la poesia? Che collocazione ha nella vita individuale e parallelamente nella vita pubblica, nella comunità?
Sono tornata a scomodare la figura di Aldo Capitini. Vogliamo parlare di poeti operai nel corso della storia del novecento? Di movimenti pacifisti… di forme di aggregazione come le associazioni culturali, le biblioteche pubbliche decentrate, le esperienze collettive come il Festival della poesia sulla spiaggia di Castelporziano (ideato, con altri, da Simone Carella)… gli innumerevoli interventi didattico-educativi condotti da decine di docenti nella scuola dell’obbligo e oltre… Mariagrazia Calandrone, Chandra Livia Candiani e altre poete oggi incontrano migliaia di studenti e spiegano la poesia, animano la poesia usando parole genuine, vere, tenere e incisive.
La poesia dunque è… Una forma di spremitura di sé. Spremitura che talvolta assume i connotati di una comunicazione urgente, di un dispaccio, come se ciascun componimento fosse un piccolo manifesto, un’epifania personale da convidere. Se si trova il luogo elettivo per incontrarsi e leggere tutt’insieme, diventa contagiosa! Ne nasce una giostra delle visioni di ciascuno, nella loro semplice spontanea successione… Irresistibile! Come lo è stata per me.

La poesia che interessa è quella che interessa il mondo: poesia a cui ci avviciniamo, da cui ci facciamo avvicinare. Poesia che accade. Poesia costituita da elementi semplici: quella poesia che, per dirla con le parole di Giorgio Caproni, è poesia che mette in sospetto se non vi si nota nemmeno un bicchiere o una stringa. E non perché il bicchiere o la stringa siano importanti in sè, più di un cocchio o di altri oggetti dorati, ma appunto perché sono oggetti quotidiani e nostri.

Siamo le nostre stesse invenzioni…

E noi siamo gli oggetti, gli attrezzi, che forgiamo: siamo le nostre stesse invenzioni…
Cerco di interpretare un bisogno comune e molto più diffuso di quanto non si creda. Chiamo così a raccolta chi ha voce e dà voce alle proprie invenzioni linguistiche, partendo da una parola chiave che rappresenta l’innesco a scrivere o il filo sottile della memoria che conduce a quel cassetto segreto che tutti noi abbiamo. L’acqua, i vizi (i sette vizi dell’immaginario collettivo, archetipici!), gli stivali, l’estinzione…

Ci sollecita a focalizzare l’attenzione su oggetti che usiamo o pensieri che ci attraversano quotidianamente, per tradurli in parole… ci invita a sospendere la corsa affannosa per un frangente – e invoca una testimonianza: la poesia.

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