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GIARP! Mostra di progetti dei Giovani Architetti di Padova

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IL CATALOGO

50 progetti, 40 architetti, 30 anni, 2 eventi, 1 mostra, 0 utopie. Sono i numeri di riferimento della II edizione de L’architettura incontra l’arte, mostra organizzata dall’Associazione dei Giovani Architetti di Padova, e tenutasi tra gennaio e febbraio 2011 a Padova.

Con contributi scritti di Luca Paschini, Gianluca De Cinti, Paolo De Lucchi e Julian Adda, che inquadrano l’attività delle Associazioni dei Giovani Architetti, in ambito nazionale e locale, e ne commentano il lavoro.

GLI AUTORI

Giarp. Associazione Giovani Architetti di Padova
L’Associazione Giovani Architetti di Padova e Provincia nasce con lo scopo di promuovere e difendere l’immagine ed il valore della professione dell’Architetto attraverso azioni e attività comuni, soprattutto come scambio di esperienze, comunicazione e collaborazione per aiutare migliorare la situazione lavorativa del giovane architetto padovano. Raccoglie tra i suoi iscritti la passione per la professione e la voglia di cambiamento, giovani che si dedicano a tempo pieno all’attività di progettazione, coordinamento e gestione di diversi progetti, ed intendono confrontarsi con la realtà del proprio territorio proponendo alle amministrazioni pubbliche, e non solo, nuove idee collaborative per consentire ai giovani architetti di prendere parte ai processi di cambiamento della città e non solo, con il fine di sviluppare le proprie competenze personali di approcci al lavoro critico e pro-attivo, nonché ad un miglioramento del territorio.

Con contributi di:
Luca Paschini (Coordinatore Nazionale GIARCH – Coordinamento Nazionale Giovani Architetti Italiani)
Gianluca De Cinti (Presidente Gi.Ar.P. – Giovani Architetti di Padova e Provincia)
Paolo De Lucchi (architetto, designer)
Julian Adda (corrispondente de Il Giornale dell’Architettura)

Descrizione

L’architettura incontra l’arte

50 progetti, 40 architetti, 30 anni, 2 eventi, 1 mostra, 0 utopie. Sono i numeri di riferimento della II edizione de L’architettura incontra l’arte, mostra organizzata dall’Associazione dei Giovani Architetti di Padova, e tenutasi tra gennaio e febbraio 2011 a Padova. Si è trattato di un’opportunità per osservare da vicino il lavoro di un gruppo di architetti padovani delle generazioni più giovani, che si sono affacciati alla professione a partire dalla metà degli anni ’90.
Attraverso progetti di concorso, di nuovi edifici e ristrutturazioni, con dimensioni che variano da quelle delle singole abitazioni unifamigliari ai complessi industriali, dagli interventi di recupero di appartamenti fino ad insediamenti comunitari dismessi, localizzati in Italia e all’estero, la mostra restituisce le molteplici sfaccettature di una generazione di progettisti che apportano le loro esperienze di studio e di lavoro estere in un ambito contenuto come quello della progettazione locale.

Il catalogo riprende sinteticamente il materiale esposto, presentando in doppia pagina gli elementi cogenti di ciascun progetto.
Con contributi scritti di Luca Paschini, Gianluca De Cinti, Paolo De Lucchi e Julian Adda, che inquadrano l’attività delle Associazioni dei Giovani Architetti, in ambito nazionale e locale, e ne commentano il lavoro.
Il catalogo è acquistabile, oltre che on-line sul sito www.overvieweditore.com e nei siti di vendita di libri on-line, in una selezione di librerie del Veneto.

Gli architetti

Stefanos Antoniadis, Marta Apolinari, Barbara Baldan, Marco Baldassa, Martina Basso, Orazio Basso, Alex Braggion, Michela Bubola, Giovanni Burlini, David Canale, Laura Cipriani, Gianluca De Cinti, Gian Paolo Di Benedetto, Francesco Donatello, Carlo Ferrandi, Francesco Fusaro, Matteo Gambaro, Valentina Gambelli, Giovanna Giugni, Valerio Guerra, Enrico Lain, Alessandra Meacci, Tommaso Melito, Paolo Meneghetti, Marco Montagnini, Martina Morassutti, Valentina Moronato, Filippo Nicoletto, Simone Niero, Silvia Noventa, Robert Putti, Carla Rampazzo, Roberto Righetto, Massimo Righetto, Roberto Rossato, Elena Salata, Davide Scagliarini, Massimo Scattolin, Marco Schiavo, Andrea Stocchero, Davide Varotto, Ruben Verdi, Pier Cesare Vittadello, Tiziana Zangirolami, Marco Zaupa, Marco Zecchin, Marco Alberto Zecchin, Leonardo Zuccaro Marchi.

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Sintesi dei contributi

Possibilità e relazione, Luca Paschini.
Progettare un ambiente significa definire le attività e le azioni che possono accadere in quel luogo e le possibili relazioni che possono stabilirsi tra le persone che vi stazionano e il loro intorno. L’architettura è quindi innanzitutto un programma di possibilità e un piano di costruzione di relazioni e rapporti tra gli uomini.
Per uscire dai recinti della disciplina ed aprirsi alle realtà ed alle necessità dei luoghi, alcuni anni fa sono sorte molte associazioni di giovani architetti sul territorio italiano. I diversi gruppi di progettisti hanno realizzato nelle loro città azioni di promozione e di comunicazione dell’architettura contemporanea per ri-costruire un dialogo con la collettività, le istituzioni e le realtà presenti nel territorio.
La realtà Gi.Ar.P. Gianluca De Cinti
L’Associazione Giovani Architetti di Padova e Provincia nasce con lo scopo di promuovere e difendere l’immagine ed il valore della professione dell’Architetto attraverso azioni e attività comuni, soprattutto come scambio di esperienze, comunicazione e collaborazione per aiutare migliorare la situazione lavorativa del giovane architetto padovano.
… la nostra associazione crede in un futuro fatto di Risparmio Energetico, Sostenibilità e Riqualificazione Energetica, parole che devono diventare una realtà sia per chi concepisce le case che per chi le vive, poiché siamo rivolti ad un nuovo concetto di progettare, orientato verso l’ecosistema e la sensibilità del valore della casa.
Gi.Ar.P. crede in una programmazione delle attività culturali capaci di promuovere la cultura architettonica e la tutela della figura professionale dell’architetto sia in forme locali che in azioni a livello nazionale, valorizzando la qualità professionale dei giovani architetti, contribuendo alla promozione di una politica di partecipazione, potenziando la formazione di una coscienza etica del fare architettura, riflettendo sulle problematiche di categoria e proponendo strategie e soluzioni utili al difficile avvio e svolgimento della professione.
Paolo De Lucchi (architetto, designer)
Cinquanta progetti per quaranta giovani architetti. Un allestimento molto semplice, funzionale e ben illuminato, consente di visionare con attenzione ogni singolo progetto. L’intera area espositiva è stata suddivisa in due zone ben distinte: il primo salone dedicato all’esposizione dei progetti cimentati sui concorsi, mentre il secondo ai progetti realizzati. Associati ad alcune tavole di progetto compaiono diversi plastici architettonici che conferiscono al contesto maggiore dinamismo e professionalità.
Penso ai miei anni milanesi trascorsi a progettare fino a notte tarda per famosi Architetti, per famosi Clienti! La realtà Veneta ha tutto un altro sapore… E’ una realtà particolarmente chiusa, fatta di Aziende e Committenti che tendono a svalutare la nostra professione ed il nostro operato e non vogliono riconoscere il giusto valore… Quando vedo questi vostri bellissimi lavori, cari Colleghi mi auguro sempre di cuore che quel lavoro per Voi sia stato un’occasione di accrescimento professionale ed umano, ma anche che abbia avuto un giusto riconoscimento, anche economico…
Julian Adda (corrispondente de Il Giornale dell’Architettura)
La seconda edizione di questa mostra ne è una prova evidente: dopo un avvio, come tutti gli avvii, in sordina, già fin d’ora il peso della manifestazione muta. Non solo per una collocazione più idonea ad una mostra di architettura, quanto per ciò che viene mostrato: un compendio di una cinquantina di progetti, rappresentativi della produzione contemporanea di un gruppo di una quarantina di colleghi, e questo con i limiti e i pregi di una mostra che non si vuole porre come osservatorio privilegiato nei confronti della miglior produzione architettonica – a questo ci pensano i premi di architettura – quanto come un osservatorio a 360 gradi.

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