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7 luglio: nuova collana La Mediazione Dialogica

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La collana editoriale La Mediazione Dialogica nasce dopo 5 anni dalla pubblicazione della prima edizione del testo La mediazione dialogica (R). Fondazione scientifica, metodo e prassi in ambito penale, civile e commerciale, familiare e di comunità (di Gian Piero Turchi e Valeria Gherardini, Franco Angeli, 2014). Nell’arco del tempo richiamato, infatti, si sono sviluppati contributi teorici e irrobustite le occasioni in cui – attraverso progetti in vari ambiti – li si è applicati. Entrambe queste tipologie di elementi, oggi, trovano una precisa collocazione in questa collana. Ma non solo. La collana è (e sempre di più lo sarà, nel susseguirsi delle pubblicazioni) uno spazio scientifico e divulgativo che sia completamente a disposizione della mediazione. Infatti, dal 2010, in Italia, anche grazie ad alcune spinte legislative, tale spazio ha iniziato a prendere forma, ma non è (ancora) stato in grado di mettersi a fuoco, definirsi e dettagliarsi precisamente. A questo hanno contribuito i tentennamenti del Legislatore e le discussioni, in seno ad alcune professioni, che cercano, da sempre, di stabilire la potestà sulla mediazione stessa; eppure, non è mutata l’esigenza, già tracciata nel testo richiamato in esordio, di disporre di riferimenti fondati e rigorosi, di un metodo che sia applicabile agli ambiti di impiego trasversale della mediazione. Dunque, se il focus è la Comunità e tutto quello che accade al suo interno, allora la Mediazione in particolare, e la Giustizia Riparativa in generale, sono sempre più necessarie, in affiancamento al Diritto e non solo.

Pertanto, la collana La Mediazione Dialogica è un canale di riferimento per quanti intendano continuare ad abbracciare la sfida di promuovere una cultura scientifica della e sulla Mediazione come strumento di gestione delle interazioni all’interno della Comunità.

I testi che saranno ospitati dalla collana saranno suddivisi in due tipologie:

  1. Approfondimenti teorici e metodologici, che descrivono il corpus teorico e metodologico a disposizione degli operatori della Mediazione;

  2. Casi applicativi e divulgazione di progetti, che descrivono l’applicazione di particolari strumenti e l’implementazione di progetti che siano stati erogati grazie all’applicazione della Mediazione dialogica.

Si parlerà di Mediazione dialogica non in termini meramente procedurali e in quanto volta all’assolvimento di un qualche mandato istituzionale, bensì come strumento per il cambiamento e la gestione delle interazioni tra quanti abitano un certo territorio e concorrono – sempre e comunque – a generare Comunità.

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