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La tua, come la nostra, è stata una vita senza acuti, senza record olimpici. Una vita ordinaria, ma di quell’ordinario originale che riesce soltanto agli artigiani di mani provette e di gusto solido e di buona cultura, capaci di suonare, contemporaneamente e con maestria, diversi strumenti: sposo, padre, nonno, insegnante, sindacalista (ma meglio sarebbe dire cittadino impegnato, informato, responsabile, partecipante). Un polistrumentista con le mani su più tastiere, senza sbagliare un accordo. Rimanendo un punto di riferimento, un amico a cui confidare, una persona tranquilla che non dimentica di prendersi cura dei vicini e dei lontani. Emidio Pichelan
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Come fissare la miriade di aneddoti che si intrecciano nella memoria e rischiano di scivolare via nel tempo? Elena Ferron inizia ad appuntarli, invitando poi Rosa Modenese ad intervenire su ogni episodio per rammentare gli aspetti normativi che hanno regolato, imbrigliato e limitato la loro stessa vita all'interno di quelle aule dense di umanità variegata, difficilmente ammaestrata dalle infinite circolari e dalle eterne riunioni collegiali. In fondo, nella scuola, c’è sempre spazio per una salvifica creatività individuale. Questo amaro ma gustoso reportage, calato in anni anche molto recenti, ne è fedele e divertita testimonianza.
Le autrici
Elena Alma Ferron e Rosa Modenese hanno compiuto percorsi diversi e paralleli all'interno del mondo scolastico, salutandolo pochi mesi prima dell’inizio dell’era Covid. -
Con l’emanazione dei Decreti Delegati, nel 1974, alle scuole italiane venne consentito di avviare forme di sperimentazione metodologico-didattica e di ordinamenti e strutture. L’Istituto “Pietro Scalcerle” fu tra i primi ad avviare una sperimentazione di ordinamenti e strutture anticipando aspetti della riforma dell’istruzione superiore che prese avvio nel 2010. La storia di questa sperimentazione non è solo la storia dello Scalcerle, ma è anche un pezzo di storia della scuola a Padova e in Italia.
Gli autori
Maurizio Angelini, Giulio Pavanini e Mario Poppi sono stati dirigenti dell'Istituto Scalcerle dursnte gli anni della sperimentazione: Mario Poppi dal 1976 al 1983, Maurizio Angelini dal 1985 al 1990 e Giulio Pavanini dal 1992 al 2015. Questo è il loro primo lavoro a sei mani. -
Un gruppo di insegnanti racconta come, negli anni Settanta del Novecento, si sia affrontato un progetto di costruzione di una integrazione scolastica, dove le comunità dei ragazzi, degli insegnanti stessi e dei genitori si sono trovate complici di un sogno: la messa in opera di un nuovo modo di fare scuola. L'esempio a cui fare riferimento era stato proclamato pochi anni prima da don Milani e dai ragazzi di Barbiana: non bocciare, costruire una scuola a tempo pieno e dare uno scopo per motivare gli svogliati. Tutto questo in un piccolo comune della provincia padovana, Pontelongo, dove presto arrivò l'ispezione del Ministero per controllare la situazione, che si rivelò molto pìù feconda di quanto non si potesse immaginare: giovanissimi in formazione che si confrontavano, parlavano, scrivevano, impegnati a impadronirsi delle parole e della cultura di una nuova cittadinanza.
L'autore
Emidio Pichelan, dopo una prima formazione a Cuba (La Habana) e in Spagna (Salamanca), si è laureato in Lettere Moderne e in Scienze Politiche presso l’Università di Padova. Insegnante di scuole medie e impegnato nel mondo sindacale, a partire da metà degli anni Ottanta del secolo scorso ha lavorato con la Cisl nazionale, occupandosi di mercato del lavoro, di Welfare State, di sistemi scolastici comparati e di formazione continua. Membro dei consigli di amministrazione del CEDE (Centro Europeo dell’Educazione di Frascati) e del CEDEFOP (Centro per la Formazione Professionale dell’Unione Europea), oltre che assistente del Centro Studi Cisl di Fiesole. Ha pubblicato numerosi volumi dedicati alla storia locale padovana, in particolare del comune di Pontelongo dove abita. -
Il volume, a cura di Corrado Poli, raccoglie gli Atti del convegno Rivoluzione Scuola. Valori Spazi Metodi (tenuto a Padova nel novembre 2014), nato da una serie di riflessioni all’interno del FAI Fondo Ambiente Italiano - Delegazione di Padova e dell’Ordine degli Architetti cittadino, e che si è posto come obiettivo l’osservazione dei problemi adottando un punto di vista diverso dagli usuali parametri.
Gli autori
Luigi Cerantola, Tokyo University; Leonardo Ciacci, Urbanista, Università Iuav di Venezia; Laura Anna Pezzetti, ABC Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano; Corrado Poli, studioso e ricercatore sociale esperto in politiche urbane e ambientali; Georg W. Reinberg, architetto.Indice
- Scuola come nuovo cardine del vivere civile, Giulio Muratori, FAI Fondo Ambiente Italiano - Delegazione di Padova; - Per una nuova concezione degli edifici scolastici, Gloria Negri, OAPPC - Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova; - Rivoluzione Scuola. Dal letto di Procuste all’istruzione flessibile, Corrado Poli, studioso e ricercatore sociale esperto in politiche urbane e ambientali; - Scuola, Città e Comunità. Rigenerazione del patrimonio e funzioni collettive, Leonardo Ciacci, Urbanista, Università Iuav di Venezia; - Storia e progetto dell’edificio scolastico. Architettura educatrice nella città della conoscenza, Laura Anna Pezzetti ABC Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano; - Costruzioni innovative per una scuola diversa, Georg W. Reinberg, architetto; - Pasolini e Docentofagia, Luigi Cerantola (Tokyo University).